Venerdì 3 aprile 2015 la Camera
francese ha approvato l'emendamento del deputato socialista Olivier Veran: si
tratta di una riforma della sanità che vieta alle agenzie di moda di assumere
modelle troppo magre, pena una multa fino a un massimo di 75mila euro e
possibile condanna fino a sei mesi di reclusione.
Ancora non è noto il parametro di
riferimento che dovrà essere rispettato, ma Veran nell’avanzare la proposta di
legge ha introdotto una soglia minima relativa all’ indice di massa
corporea(IMC) pari 18 (ossia 55 chili di peso per 175 centimetri di altezza).
In altri Paesi leggi simili sono
già in vigore: ad esempio in Israele, a partire dal 2013, è stabilito che
l’indice di massa corporea delle modelle non possa essere inferiore a 18,5
(sulla scia di quanto statuito dall'Organizzazione mondiale della sanità, secondo
la quale al di sotto di tale limite l’individuo è considerato sottopeso);il
medesimo criterio viene adottato anche in Italia, in occasione della settimana
della Moda a Milano.
L'emendamento deve ancora essere
approvato dal Senato francese, ma la notizia, già filtrata tramite la stampa
internazionale, non è passata inosservata. Al momento non è chiaro se tale
provvedimento possa investire anche il mondo maschile, ma certamente il
messaggio che ne deriva è eloquente: è giunto il momento di porre un freno ai
crescenti disturbi alimentari che affliggono specie i più giovani, alla ricerca
di un modello stereotipato di bellezza che contrasta in maniera inequivocabile
con i concetti di “salute” e “benessere”.
Lo stesso monito è rivolto anche
a coloro i quali, tramite i siti web e i social network, diffondono falsi miti
di bellezza, alimentando a dismisura disturbi potenzialmente mortali come
anoressia e bulimia.
Attraverso l’approvazione di
questa legge la Francia vuole dire stop: stop alle “diete” seguite per raggiungere la “forma” di alcune
modelle, stop alla ricerca dello stereotipo della donna senza curve.
On Friday 3rd April the French
National Assembly approved the amendment of the socialist deputy Olivier Veran:
it regards a reform of the healthcare, which prevents fashion agencies from
hiring too thin models. The penalty can reach a maximum of 75,000€ and a
possible conviction up to six months of detention.The parameter of reference
which will have to be respected it’s not acknowledged yet, but Mr. Veran
introduced a minimum threshold relative to the body mass index (BMI), equal to
18 (meaning 55 kg of weight for 175 cm in height).
In other countries, similar laws
are already in force: as example, in Israeli, starting from 2013, it was
established that the body mass index of models can’t be lower than 18,5
(according to what decided by the World Health Organization, which considers
underweight any person with a BMI below this value). The very one criterion has
already been adopted in Italy, during the Milan Fashion Week only. The
amendment still has to be approved by the French Senate, but the news, already
filtered through the international press, didn’t go unnoticed.
At the moment it’s unclear whether such
measure may – or may not - regard the male universe, but the deriving message
is surely eloquent: it’s time to stop the growing presence of eating disorders,
particularly among the youngest, who are looking for a stereotyped beauty
ideals, which unequivocally contrast the concepts of “health” and “well-being”.
The same warning it’s addressed
to those who, thanks to websites and social networks, spread false beauty
ideals, excessively feeding potentially lethal disorders, such as anorexia and
bulimia.
Through the approval of this law,
France wants to say stop: stop to the diets, followed in order to reach the
resemblances of models, stop to the stereotype of the curves-less woman.
Francesca Bordignon
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